Sono su twitter, o meglio su uno degli infinti twitter possibili

Saturday, 07 March 09
Il motivo per cui non ho mai usato Twitter e' semplice: non sento alcuna urgenza di far sapere agli altri cosa sto facendo, nel quotidiano. Tale futile funzione, che ha avuto la sua genesi negli Instant Messangers, nella incarnazione di modifica dello 'status message', si e' poi espressa su Twitter, ma ha probabilmente trovato la sua massima diffusione in Facebook.

La cosa che invece mi interessa molto e' far sapere cosa sto facendo professionalmente. O meglio, creativamente. Dopo tutto almeno in una parte della mia vita e' chiaro cosa io sia: un programmatore. E comunque tale professione possa definirsi di certo e' una delle professioni in cui il creare qualcosa che prima non c'era e' centrale. Sono convinto che gli altri programmatori che leggeranno questo articolo si rivedranno in questa immagine.

Il programmatore e' un artigiano. E come artigiano voglio far sapere su quale manufatto sto, in un dato periodo, utilizzando lo scalpello o la pialla.

Dopo il rilascio di Redis mi sono accorto con mia grande sorpresa che una serie di artigiani del software usano Twitter per tenersi aggiornati su quali siano le loro opere odierne, e quali cose di significativo hanno scoperto o imparato.

E' un modello opposto al "oggi ho fatto la frittata con le patate" che leggiamo ogni giorno su Facebook, e credo in molti dei twitter possibili. Eppure il mezzo e' sempre lo stesso, dunque cosa cambia? L'unica cosa che conta davvero in qualunque comunita' reale o virtuale: gli utenti.

Inoltre il modello di Wwitter e' superiore in questo a Facebook perche' distingue tra chi segue e chi viene seguito, e non c'e' una necessaria reciprocita'. Per tutti questi motivi ho riesumato il mio account facebook e ho iniziato a scriverci, dunque trovate i miei tweets, specialmente relativi alla mia esperienza di hacking piu' che lavorativa di paywork, nella mia pagina di twitter.

Questo e' quello che si dice allungare il brodo prima di dare un link, non trovate? :)

Nota al margine: e' perfettamente naturale e sano far sapere ai propri amici che abbiamo realizzato una bellissima frittata con le patate, il problema e' che ancora non esiste alcun social in cui la selezione rigida di chi e' davvero tuo amico senza offendere nessuno funzioni.
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