Mentre Paul Graham sostiene che è il caso di farlo qualcuno
sostiene che farebbe più figura a starsene zitto.
In tutti e due i casi il livello delle argomentazioni non è brillante... forse i profeti e i contro profeti del web che sembra abbiano soluzioni assolute li ascolteremo un'altra volta e in questa occasione, come conviene fare quasi sempre, ragioneremo con la nostra testa. Di seguito propongo il mio modesto ragionamento su questa questione, nella speranza che possa aiutarmi a chiarire le idee e magari mentre dare qualche spunto di riflessioni ai pochi ma fantastici lettori di questo blog ;)
Soldi
Quando i soldi sono una risorsa meno disponibile gli investitori diventano più avari. Il motivo a mio avviso è che le ondate di investimento non sono, come sarebbe più logico, legate alla qualità delle aziende che si propongono, ma alla euforia del mercato che quando ha liquidità butta via gli investimenti su cose che spesso valutate oggettivamente non valgono niente.
In ogni caso anche quando l'economia va male (a parte casi tragici di recessione) c'è sempre chi ha capitali di rischio, e la tecnologia rimane uno dei settori più interessanti su cui investire. Forse quando non si è in una fase di boom semplicemente gli investitori avranno bisogno di vedere qualcosa che è veramente una tecnologia rivoluzionaria per investire.
Insomma la mia idea è che in recessione sarà difficile farsi finanziare Twitter perchè a prescindere dal fatto che c'è qualcuno che lo vorrà usare è una cosa che oggettivamente non cambia la vita a nessuno, e in una economia non esplosiva nessuno vorrà pagare per averlo: ne gli investitori e tanto meno gli utenti. Quando tutto è pompato ha senso investire in cose del genere perchè alla fine c'è un big che vorrà comprare tutto, sia esso utile o no, siano gli utenti volenterosi di pagare per avere un tale servizio o no, purchè qualcuno dimostri che un certo numero di centinaia di migliaia o di milioni di utenti ha voglia di usarlo.
Tecnologia che migliora il mondo
Guardando le cose in quest'ottica non stupisce che colossi sia in termini economici che di innovazione come Apple siano nati in momenti di recessione: il fatto è che avevano qualcosa da dare che va bene sia quando l'economia va bene che quando va male. Al contrario delle startup finanziate da Graham ;) e in generale alle moderne startup web che non sono quasi mai tecnologia significativa.
Forse allora una economia meno esplosiva è un bene. Magari gli hacker invece di fare l'ennesimo irrilevante giochino/community/social-network web si concentreranno su qualcosa di vero, e se fanno un buon lavoro non credo che una economia debole costituirà un problema.
In breve, secondo me da ora in poi fino quando la situazione economica non diventa nuovamente prospera sarà ben più difficile fare startup di successo che propongono tecnologia che non sposta globalmente quello che l'informatica può fare per gli esseri umani di un millimentro, mentre gli altri possono stare tranquilli, quindi magari per questa ragione e anche per lasciare una traccia nel mondo significativa (per quanto piccola possa essere) è meglio rinunciare allo sviluppo dell'ennesimo social network e concentrarsi su tecnologia utile per cui la gente vuole pagare anche quando non sta benissimo economicamente: cose oggettivamente utili che migliorano in qualche modo la vita delle persone.
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Postato alle 05:42:42
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