La sindrome dello spam engine
Thursday, 20 November 08
Corre voce che se fai un servizio web devi piacere a google. Viene da chiedersi se
Google sia maschio o femmina e se ama le calze auto-reggenti. Almeno ci potremmo
impegnare un po' di piu', visto che il SEO e' black magic e come tale fa vomitare
gli informatici e fa diventare importanti quelli che non capivano abbastanza di cose
matematicamente provabili per avere un futuro come, che so, tabaccai (dare il resto
in alcuni casi limite e' un problema NP-complete, per non parlare delle marche da bollo).
Fatto sta che la voce si e' diffusa, e tutti tentano di trasformare la propria applicazione web in Grandi Spam Engine. E per fare questo sono disposti a tutto: rubano contenuto, scrivono complicatissime regole di url rewriting, comprano backlink, fino a quando diventano abbastanza grossi e abbastanza adsense-pieni che Google inizia ad avere un occhio di riguardo per la loro collocazione nell'indice di ricerca.
Si perche' siamo messi davvero male, chi ti porta le visite e' anche colui che ti fornisce la pubblicita'. Se per caso ti spinge da un lato tu lo spingi dall'altro e parte un feedback infinito.
Forse pero' nel processo di piacere a Google si finisce per non piacere piu' agli utenti, o quanto meno si perde la direzione su quello che davvero conti fare in un servizio web. Una cosa come: giorno 30, abbiamo 300 unici spontanei utenti del sito, come possiamo migliorare il servizio? Giorno 60 Abbiamo 2000 unici, cosa implementiamo ora per aumentare la user base e non scontentare quelli di prima, cosa stiamo facendo per queste persone, magari sarebbero anche disponibili a pagare un po' per un servizio aggiuntivo?
Eppure secondo me alla fin fine per diventare davvero grandi e' quello che ci vuole, e prima o poi vorrei riprovare l'emozione di tentarci di nuovo.
p.s. se correggessi questo post riuscirei a convincere qualcuno che aver attraversato le scuole elementari non sia stato del tutto invano per me, ma perderebbe di freschezza, dunque buona fortuna, dopo tutto questa e' una zzimma.
Edit: disclaimer, anche io ho i miei bei spam engine (ad esempio collettivamente puo' essere considerato tale), ma non lo considero un servizio web ma una sorta di speculazione.
Fatto sta che la voce si e' diffusa, e tutti tentano di trasformare la propria applicazione web in Grandi Spam Engine. E per fare questo sono disposti a tutto: rubano contenuto, scrivono complicatissime regole di url rewriting, comprano backlink, fino a quando diventano abbastanza grossi e abbastanza adsense-pieni che Google inizia ad avere un occhio di riguardo per la loro collocazione nell'indice di ricerca.
Si perche' siamo messi davvero male, chi ti porta le visite e' anche colui che ti fornisce la pubblicita'. Se per caso ti spinge da un lato tu lo spingi dall'altro e parte un feedback infinito.
Forse pero' nel processo di piacere a Google si finisce per non piacere piu' agli utenti, o quanto meno si perde la direzione su quello che davvero conti fare in un servizio web. Una cosa come: giorno 30, abbiamo 300 unici spontanei utenti del sito, come possiamo migliorare il servizio? Giorno 60 Abbiamo 2000 unici, cosa implementiamo ora per aumentare la user base e non scontentare quelli di prima, cosa stiamo facendo per queste persone, magari sarebbero anche disponibili a pagare un po' per un servizio aggiuntivo?
Eppure secondo me alla fin fine per diventare davvero grandi e' quello che ci vuole, e prima o poi vorrei riprovare l'emozione di tentarci di nuovo.
p.s. se correggessi questo post riuscirei a convincere qualcuno che aver attraversato le scuole elementari non sia stato del tutto invano per me, ma perderebbe di freschezza, dunque buona fortuna, dopo tutto questa e' una zzimma.
Edit: disclaimer, anche io ho i miei bei spam engine (ad esempio collettivamente puo' essere considerato tale), ma non lo considero un servizio web ma una sorta di speculazione.
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Postato alle 12:16:54 permalink | 9 commenti | stampa | posta | trackbacksCommenti
1
20 Nov 08, 14:08:54
yeaH!
21 Nov 08, 03:33:36
Tutto dipende dallo scopo dell'investimento.
Se voglio campare di pubblicità allora devo essere google centrico. Se voglio vendere un servizio al consumatore finale, allora google rappresenta solo un mezzo secondario.
Il problema vero è progettare servizi al consumatore finale che verranno finanziati da fonti terze, magari invasive e che possono andar contro il consumatore stesso. Sarebbe come pretendere di allevare cavalli da corsa facendosi sponsorizzare da una macelleria di carne equina...
Che poi imho il problema base sta nella subdolaggine del marketing che si autodefinisce buono, ma ha il solo scopo di forviare il volere.
PS: anche a me è morta la maestra in seconda elementare, ma cerco di farmi capire lo stesso ;-)
Se voglio campare di pubblicità allora devo essere google centrico. Se voglio vendere un servizio al consumatore finale, allora google rappresenta solo un mezzo secondario.
Il problema vero è progettare servizi al consumatore finale che verranno finanziati da fonti terze, magari invasive e che possono andar contro il consumatore stesso. Sarebbe come pretendere di allevare cavalli da corsa facendosi sponsorizzare da una macelleria di carne equina...
Che poi imho il problema base sta nella subdolaggine del marketing che si autodefinisce buono, ma ha il solo scopo di forviare il volere.
PS: anche a me è morta la maestra in seconda elementare, ma cerco di farmi capire lo stesso ;-)
21 Nov 08, 08:58:22
@davidonzo: google fa brodo, il problema e' quando invece di essere solo una strategia che ha anche a che fare con la qualita' per la serie mettiamo dei titoli descrittivi, la semantica dell'HTML, eccetera in modo da avere anche una struttura buona per farci trovare il discorso diventa cosi' centrale da trasformare addirittura la *struttura* dell'applicativo in modo che vada bene ai search engine.
Poi molte delle regole che vengono adottate non sono mai state testate in maniera seria e secondo me molte sono praticamente irrilevanti, direbbe la nostra sette di nove (http://s3.amazonaws.com/static.onmylist.com/list_i...)
Poi molte delle regole che vengono adottate non sono mai state testate in maniera seria e secondo me molte sono praticamente irrilevanti, direbbe la nostra sette di nove (http://s3.amazonaws.com/static.onmylist.com/list_i...)
21 Nov 08, 11:03:52
Moltre *regole* sono in realtà valutazioni empiriche. Ma vista la vastità del web, quanto possono essere considerate valide? Rispondere è difficile...
Per il resto basterebbe applicare agli attributi la loro natura primitiva. Così alt in img deve essere il testo alternativo, non qualcosa che mi indicizza meglio perchè ci posso scrivere parole chiave...
Per il resto basterebbe applicare agli attributi la loro natura primitiva. Così alt in img deve essere il testo alternativo, non qualcosa che mi indicizza meglio perchè ci posso scrivere parole chiave...
03 Jan 09, 05:03:29
Queste baggianate informatiche durano qualche anno e poi svaniscono, tra pochi anni google farà la fine di hotbot o napster. Una buona sigaretta si vende sempre bene. Inoltre tale attività permette di mantenere la mente sgombra da inutili elucubrazioni e concentrare le energie mentali in attività ben più gratificanti del pigiare tasti. Ultimamente mi sto attivando nella guida sportiva della mia SL o nell'accurata organizzazione di eventi e convegni culturali a base di gnocca sopraffina.
03 Jan 09, 05:15:01
In effetti devo ammettere che dopo il convegno culturale di ieri notte, stamattina dare il resto è un vero problema. Quasi quasi chiudo che tanto ci pensa la tecnologia a farmi il pieno all'SL. Quale tecnologia? Il distributore di sigarette!