Il valore dei NO
Thursday, 30 October 08
Molto spesso dire di si è molto più facile che dire di no. Pensate ad esempio a quando ricevete una telefonata di lavoro, sembra abbastanza ovvio cercare di accettare. Dopo tutto istintivamente si pensa meglio fare questa cosa che non farla visto che è il mio lavoro, e non voglio rimanere senza.
E poi magari il cliente ha bisogno di quella cosa, dunque cerca di prospettarci il tutto come semplice, lineare, vantaggioso. Dire di no diventa abbastanza difficile.
Eppure la nostra felicità è legata alla nostra capacitìa di saper dire di no.
Ho fatto l'esempio del lavoro, ma in realtà accadono cose simili anche nella vita privata, tra familiari, nei rapporti sentimentali, con gli amici. Tutti noi siamo spinti e spingiamo gli altri a fare delle cose che a volte non vorrebbero, in un complesso sistema di feedback dove ognuno, magari senza neppure accorgersene, cerca di massimizzare il proprio benessere intaccando quello altrui.
Così ci ritroviamo con lavori che non avremmo voluto prendere e che non ci va di portare a compimento, con incontri che non avremmo voluto fare, con una vita sentimentale che non ci piace, con amicizie che dopo tutto ci danno fastidio.
Dire di si è un atto di apertura, e deve essere fatto con tutto il cuore e con tutta la spontaneità che abbiamo dentro, ma solo se una cosa vale davvero la pena di essere fatta e lo sentiamo chiaramente dentro di noi.
E poi magari il cliente ha bisogno di quella cosa, dunque cerca di prospettarci il tutto come semplice, lineare, vantaggioso. Dire di no diventa abbastanza difficile.
Eppure la nostra felicità è legata alla nostra capacitìa di saper dire di no.
Ho fatto l'esempio del lavoro, ma in realtà accadono cose simili anche nella vita privata, tra familiari, nei rapporti sentimentali, con gli amici. Tutti noi siamo spinti e spingiamo gli altri a fare delle cose che a volte non vorrebbero, in un complesso sistema di feedback dove ognuno, magari senza neppure accorgersene, cerca di massimizzare il proprio benessere intaccando quello altrui.
Così ci ritroviamo con lavori che non avremmo voluto prendere e che non ci va di portare a compimento, con incontri che non avremmo voluto fare, con una vita sentimentale che non ci piace, con amicizie che dopo tutto ci danno fastidio.
Dire di si è un atto di apertura, e deve essere fatto con tutto il cuore e con tutta la spontaneità che abbiamo dentro, ma solo se una cosa vale davvero la pena di essere fatta e lo sentiamo chiaramente dentro di noi.
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Postato alle 09:00:24 permalink | 8 commenti | stampa | posta | trackbacksCommenti
1
30 Oct 08, 09:52:57
Concordo appieno! Hai messo nero su bianco un mio pensiero che non ho mai verbalizzato.
30 Oct 08, 11:47:44
Eh, no!! :-) In effetti queste cose succedono spesso: l'idea di un "si" è quella di apertura, accettazione, disponibilità insomma. Poi però dobbiamo fare in conti con la realtà...
30 Oct 08, 15:51:26
@marlenek: già e poi dobbiamo fare i conti tra quello che gli altri guardandoci considerano adeguato e quello che davvero *noi* vogliamo :)
30 Oct 08, 16:32:06
Dire NO è difficile, è legato alla selettività,ad un prezzo che porta solitudine, a non volere cambiare le proprie certezze e i propri valori. Il NO non porta la felicità, non immediata per lo meno ma serenità interiore di chi sa ciò che vuole... faticando.
07 Nov 08, 03:36:32
Il pensieri di cadcirce è profondo tanto quanto il tuo post antirez.
Tante meno persone care hai attorno, tanto più facile è dire no. Capita troppo spesso che un si diventi una fatica...
Grazie per il post
Tante meno persone care hai attorno, tanto più facile è dire no. Capita troppo spesso che un si diventi una fatica...
Grazie per il post
03 Jan 09, 06:20:07
Sì, sì.. ehmm... ma certo che si.
Anche Walter dicevà sì può fare. Sì, può fare ma l'è mia bù a fa n' casso!
Anche Walter dicevà sì può fare. Sì, può fare ma l'è mia bù a fa n' casso!