Commenti al post Wired: una promessa non mantenuta
alex scrive: Ma il nuovo sito, ridicolo, lentissimo !!!
vox scrive: se pensate che alexandra parolini credeva di farci la sua fortuna...poverina
Marco Grazia scrive: 300 pagine... e quanti alberi sono necessari per stampare questa inutile rivista?
Stew scrive: Meno male che ho letto questo articolo, volevo comprare la rivista!
davidonzo scrive: Purtroppo i contenuti sono diretta influenza *NON* del target di lettori, ma di quello relativo alle aziende che comprano spazi pubblicitari.
La tendenza oggi è possedere *qualcosa che fa*. Mai si parla di qualcosa *da fare*.
antirez scrive: Marco: il tuo commento si che e' degno di DECODER.
Marco Sgrunt Mattioli scrive: il tuo parallelo con Decoder mi ha illuminato il cuore: la stessa osservazione che ho pensato io. Decoder era una cosa che Wired Italia non è: eccitante. Uso improprio di tecnologie vecchie e nuove (tipo lo schema per collegare il powerglove nintendo al pc, trasformando un giocattolo dimenticato nei magazzini dei negozi in un'interessante periferica), hacking inteso correttamente, hardware cheap, riflessioni sovversive, hakim bey, eccetera. Era una rivista cyberpunk, termine che non vuol dire più un caxxo, ma che rifletteva un'attitudine assai precisa e ripeto, eccitante. E rendere sexy il parlare di computer, filosofia, letteratura, non era negli anni 80/primi 90 una cosa semplice come negli anni di facebook. Il Wired Montalcinesco è una rivista da tenere in bella mostra sulla scrivania del managerino di turno, che si crede moderna perchè nomina twitter e auto eco-compatibili, e ci ricorda che in Italia esistono cervelli che non lavorano in banca. E il mondo boccalone dei blogger si fionda sull'oggetto feticcio, perchè c'è tanta voglia di sembrare giovani e attenti al nuovo. Una corsa al treno dipinto in partenza come vincente.
Lolindir Faelivrin scrive: Anche io sono rimasto deluso e quindi diventerà una di quelle riviste da "sfogliare" in edicola!!
Andrea P scrive: effettivamente... anche io mi aspettavo qualcosa di più, alcuni *stimoli* non mancano ma ha comunque deluso le aspettative. al momento sembra un mix tra Focus, National Geographic ed una *discreta* rivista che tratta di tecnologia in modo (leggermente più) originale. per 4 euri si può anche fare, qualcosa da leggere al bagno o nei ritagli di tempo =P
certamente mi auguro un miglioramento per i prossimi numeri...
TrEnT scrive: Nessuna rivista eguaglierà mai decoder purtroppo :(
Altri tempi...
Fabrizio scrive: ero convinto di essere su lamentazioni, pensa te :)
foo scrive: Ok, non sara' tecnicissimo come contenuti, ma... con soli 4 euri ti porti a casa quasi 300 pagine, graficamente gradevoli, con foto ad alta risoluzione, ricercate, ben scritte e con milioni di stimoli, non mi pare poco...
Se poi pensi che addirittura con 26 euro lo prendi per due anni (1 numero ti costa 1 euro), beh... io direi che e' da prendere al volo! Se non altro, per avere la scusa per staccarsi dal monitor ogni tanto!
Andrea Delfino scrive: Era giusto una curiosità , proprio a fronte delle voci che circolavano circa la massiccia presenza di pubblicità magari ci si aspettava anche uno standard qualitativo più alto. In qualunque caso si sta parlando del primo numero, c'è sempre la speranza che riescano a capire i feedback degli utenti e migliorino il prodotto :)
ellenistica scrive: concordo, ho avuto la stessa sensazione di vuoto travestito da avanguardia. Peccato veramente....
antirez scrive: @Andrea: mi sa di si... 4 euro, tantissima pubblicita' ma questo lo posso anche capire perche' e' quasi l'unico modo che hanno per campare perche' in relazione alla tiratura col prezzo di copertina ci fai poco. Il problema e' che non c'e' scritto niente.
Andrea Delfino scrive: Quindi menomale che non l'ho trovato in edicola, ho risparmiato quanto? 4.00€?
Ma in proporzione ai contenuti, quanta pubblicità c'è??
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